Il restauro

Lo Scavo Archeologico

Nel mese di ottobre 2015 ha avuto inizio la prima campagna di scavi archeologici. Le indagini sono state condotte sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata, con il coordinamento delle attività di campo affidato a Valentino Vitale.

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Prima

Durante

Dopo

Tecniche e Materiali

Un Restauro nel Rispetto della Tradizione

Il restauro è stato realizzato con un'attenzione particolare al rispetto delle tecniche costruttive tradizionali e all'utilizzo di materiali compatibili con quelli originali. Molti materiali sono stati recuperati direttamente dalle macerie delle stesse strutture, e quando necessario, sono utilizzate le stesse tecniche e gli stessi strumenti impiegati in passato.

Anche la scelta delle malte è stata accurata: dopo diverse prove, è stata utilizzata una miscela composta per il 50% da biocalce, 25% di malta cepro 500 e 25% di calce, miscelati con sabbia bianca a granulometria medio-fine, per garantire resistenza e una tonalità simile a quella originale.

Scavi e Ritrovamenti

Scoperte Archeologiche e comprensione del complesso

La rimozione dei detriti ha permesso di comprendere meglio la struttura del Ventrile e la funzione dei suoi ambienti, riportati alla luce dopo secoli. Tra le scoperte architettoniche di rilievo ad esempio un pozzo in muratura per la raccolta delle acque piovane nel chiostro.

L'analisi delle architetture ha rivelato una grande sapienza costruttiva, con tecniche diverse impiegate nella realizzazione degli archi del chiostro e nella costruzione della torre di difesa meridionale, con la sua base ottagonale.