XVI sec d.C.

Architettura, Vita e Declino di un Complesso Medievale

Il complesso del Ventrile ha subito diverse trasformazioni nel corso dei secoli, con aggiunte e modifiche al nucleo originario fino alla configurazione dei ruderi visibili prima del restauro. Nel 1660, l'abate De Lauro scrisse che il Ventrile fu costruito sopra antichi resti, tra cui "ossa di cadaveri", suggerendo già una precedente occupazione del sito.

Nuove Costruzioni e Fortificazioni

Ampliamenti e Costruzioni del XVI-XVIII Secolo

Sotto il priorato di Girolamo Caricato (1596-1613) furono realizzate una grande cantina, un deposito per il grano, una neviera (per conservare il ghiaccio) e alcune celle.

Tra il XVII e il XVIII secolo, il complesso fu fortificato con due torri: una quadrata e una ottagonale. La necessità di fortificare i monasteri della valle potrebbe essere legata alle incursioni francesi (Napoleoniche) del XVI secolo, guidate dal Conte di Lautrec, che saccheggiarono e incendiarono anche il monastero del Sagittario.

Tracce di vita quotidiana

Scoperte archeologiche e ritrovamenti

Purtroppo, a causa dei saccheggi napoleonici del XIX secolo, non sono stati trovati molti oggetti di uso comune. I francesi però redissero un elenco dei beni soppressi alla grancìa che ha permesso quindi di conoscere l’entità dei materiali presenti agli inizi del XIX secolo. Di seguito gli elementi più significativi ritrovati in loco.

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La necropoli del Ventrile

Nell’angolo Sud-Est della chiesa di Ventrile è stata documentata un’unica sepoltura di un neonato alloggiata direttamente nel taglio del pavimento. Unici elementi di corredo sono due piccoli bottoni rinvenuti alla base del cranio.

Documenti del XVIII secolo, provenienti da carte appartenute alla chiesa Madre di San Giovanni Battista di Chiaromonte, testimoniano che era possibile seppellire i defunti anche nella chiesa della grancia.


(Di seguito un documento originale datato 1762.)
La Fine della Grancia

Il Declino e l'Abbandono
XIX Secolo

Nel 1807, in seguito alle disposizioni napoleoniche, il complesso del Ventrile fu soppresso e iniziò il suo declino. Successivamente, la struttura fu spogliata dei suoi beni, tra cui il bosco, che furono messi in vendita.

I fiumi Sinni e i suoi affluenti hanno contribuito alla conservazione di parte degli ambienti, sigillandoli con depositi alluvionali dopo l'abbandono del complesso nell'Ottocento.

Blocco di calcare di forma rettangolare su cui è incisa una data che sembrerebbe rappresentare la data “A.D. 1721”.